vedi:


http://www.assobiomedica.it/Upload/T/TDD10.pdf

1) chi vedrebbe bene determinate specialità (ad es. la microbiologia,
l’ematologia insieme alla coagulazione) svolte in laboratori autonomi;
2) chi invece vedrebbe bene tutte le specialità svolte in un unico laboratorio
analisi con un unico responsabile (il che offrirebbe vantaggi sul piano
gestionale senza rinunciare alla presenza di specialisti all’interno del
laboratorio5).
A seconda delle dimensioni dei laboratori vi è chi distingue tra due modelli: quello cd.
“core lab” e quello cd. “hub & spoke”.
Quest’ultimo è caratterizzato da un grandissimo laboratorio centrale (hub), totalmente
automatizzato, al quale si appoggia una serie di laboratori più piccoli (spoke)
incardinati in strutture ospedaliere; i laboratori spoke, oltre a farsi carico delle urgenze
(esami i cui risultati sono necessari entro poche ore), svolgono l’attività analitica che,
per ragioni di varia opportunità, si è deciso di non accentrare nel laboratorio centrale.
Ispirato a tale modello è il progetto che la Regione Emilia Romagna sta portando
avanti (esso per ora si presenta come un caso limite che verosimilmente resterà
isolato).
*********Invece quello definito “core lab” è un laboratorio che per dimensioni è una via di
mezzo: più piccolo di un hub, ma più grande di uno spoke, è un laboratorio che grazie
ad un’automazione ad isole è in grado di lavorare con TAT corti (2 ore) così da
assicurare con le medesime macchine sia una grande attività di routine che le
urgenze.
Realizzare un core lab all’interno di un ospedale che fino ad oggi ha lavorato con
n laboratori più o meno autonomi gli uni dagli altri significa concentrare l’attività
portata avanti da tali laboratori in un’unica unità polispecialistica che abbia
dimensioni non esasperate (sono considerati volumi ragionevoli 2,5-3 milioni di
test all’anno) e sia posta sotto la responsabilità di un’unica figura.
Ora sebbene il core lab si caratterizzi per essere un laboratorio a grande
capacità produttiva idealmente in tutte le branche, non è indispensabile la
5 Questo a vantaggio anche del laboratorista il quale se è vero che per eccellere deve
specializzarsi è altrettanto vero che beneficia dal lavorare in un laboratorio che copre
l’intero spettro dell’attività analitica.
6
presenza nel proprio organico di tutti i possibili specialisti; talune, purché poche,
attività ad elevata specializzazione possono essere concentrate in laboratori
autonomi rispetto al core lab - in tal modo in questi laboratori si creano le
condizioni per fare ricerca e formazione insieme all’attività analitica - senza con
ciò snaturare il modello di fondo o far lievitare eccessivamente i costi
complessivi.***********



Il Core lab è diretto da un biologo, supportato da un tecnico di laboratorio e deve
garantire allo sperimentatore (anche realizzando appositamente la metodica ...
www.crc-cesi.org/graph/regolamento.pdf

buon lavoro

verbissola



--------------------------------------------------
Note added at 2 hrs 28 mins (2004-08-22 11:58:32 GMT)
--------------------------------------------------

p.s.: \"laboratorio core\" é impiegato principalmente in spagnolo, ecco perché non l\'ho suggerito

ariciciaoni